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PERCHE` E` IMPORTANTE LO SCAMBIO DI SEMI?

Divieti, deroghe, leggi...a che punto siamo. Lo scambio di semi per la tutela della biodiversità

10 Febbraio 2020

Il Consorzio agrituristico mantovano da oltre 10 anni organizza eventi ed iniziative a tutela della biodiversità. Ecco allora che sabato al mercato contadino si porrà l’accento sullo scambio di semi per tutelare le varietà antiche.

AL MERCATO CONTADINO DI BORGOCHIESANUOVA

Sabato 15 febbraio dalle 9 alle 13.00  ci sarà la possibilità si scambiarsi i semi di varietà antiche. I clienti del mercato all’info point potranno trovare Clark Lawrence de “La macchina Fissa” che porterà diverse varietà di semi. Siete tutti invitati, se ne avete, a portate i vostri per dare vita allo scambio.

Per l’occasione verrà presentato il libro curato da Alice Pasin “ Di seme in meglio” della casa editrice Pentagora con cui Rete Semi Rurali ha sviluppato una collana specifica legata alla sementi e all`agricoltura contadina.

Il libro “Di seme in meglio” nasce dal desiderio condiviso tra Pentàgora e Rete Semi Rurali di pubblicare un manuale, pratico e comprensibile, specificamente rivolto a chi si voglia dedicare a moltiplicare le proprie varietà attraverso l’autoproduzione delle sementi. Con la curatrice, Alice Pasin, conservatrice di ortive locali e insegnante di tecniche di riproduzione che ne ha curato l’impianto generale, sono stati coinvolti coltivatori ed esperti disponibili a condividere esperienze e saperi pratici: i loro contributi hanno permesso, per alcune specie, di elaborare schede particolarmente puntuali e più dettagliate di quelle riguardanti altre specie per le quali, non essendo ancora stata raccolta una testimonianza specialistica e pratica, ci si è limitati a indicazioni semplici, generiche e pur tuttavia necessarie.

Pertanto, questa è la prima edizione di un manuale in divenire, auspicabilmente suscettibile di approfondimenti e integrazioni di informazioni (e anche di specie, qui ancora mancanti) grazie ai suggerimenti e ai contributi che potranno essere inviati alla curatrice o all’editore.

 

LE LEGGI

La regolamentazione del movimento di semi che si applica in Italia e in tutte le nazioni europee mette praticamente fuorilegge ogni seme non iscritto ai registri delle varietà ammesse alla vendita istituiti fin dal 1970.

Secondo una direttiva della Comunità europea del 1998, lo scambio e la commercializzazione delle sementi sono attività riservate esclusivamente alle ditte sementiere e vietate ai coltivatori.

Il decreto del presidente della repubblica n. 322 del 9 maggio 2001 rende impossibile ogni cessione o movimento di semi non registrati.

Nel 2000 è stato presentato al Ministero delle politiche agricole una proposta di decreto volta a garantire ai coltivatori una deroga alle restrizioni imposte dalla direttiva 98/95. Proposta che è diventata legge nel 2007, riconosce il diritto dei coltivatori a scambiarsi tutti i semi delle varietà tradizionali, a condizione che queste siano iscritte in un registro nazionale delle varietà da conservazione. Sempre in quell’anno il governo riconobbe la biodiversità italiana, da allora siamo passati da 5 o 6 varietà di frumento conosciute a 110 ed è solo l’inizio.

Nella Legge 1 dicembre 2015. N.194 “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare”

All’art.2 si parla di “agricoltori custodi” – sono quelli agricoltori che si impegnano nella conservazione, nell’ambito dell’azienda agricola delle risorse genetiche di interesse alimentare ed agrario locali soggette a rischio estinzione o erosione genetica.

Stessa cosa vale per gli “allevatori custodi”

Con la stessa legge, all’art. 4 è stata istituita una rete nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, presso il MIPAAF è stato istituito il Portale nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare (art. 5)

All’art 11 “agli agricoltori che producono varietà si sementi iscritte nel registro nazionale delle varietà da conservazione sono riconosciuti il diritto di vendita diretta e in ambito locale di sementi. QuindiLe varietà da conservazione devono essere tipiche di un certo luogo da almeno 30 anni, e possono essere cedute a titolo oneroso o non oneroso in ambito locale (provincia e province limitrofe), non in grandi quantità (per uso personale). 

Dal 2015 quindi, lo scambio non è più reato, ma si è ancora nel limbo.

 

IL RISCHIO DI BLOCCARE LO SCAMBIO

Ma qual è il rischio? La perdita di tutte quelle varietà antiche che sono patrimonio collettivo, che sono state cancellate dai registri e sono quindi destinate all’estinzione.

Con lo scambio di semi si garantisce la sopravvivenza delle varietà. Se i contadini vogliono scambiarsi i semi, lo fanno anche senza il permesso dello Stato. Viceversa, se abbandonano una varietà, non saranno certamente le banche del seme o gli incentivi a salvarla. La riproduzione e lo scambio dei semi è una pratica di sussistenza e, come tale, appartiene a un diritto originario del quale ogni persona è titolare e che nessuna norma può vietare, limitare, disconoscere o privatizzare senza risultarne moralmente delegittimata.

Oggi oltre il 90% delle sementi delle varietà commerciali di cetrioli, cocomeri, pomodori, melanzane, zucchine, meloni, peperoni, sono ibridi e meno del 3% sono varietà più vecchie di 35 anni

Il Consorzio Agrituristico Mantovano ha partecipato nei primi anni 2000 insieme a Civlità Contadina di Cesena, al Consorzio della Quarantina di Genova e molti altri alla raccolta firme “Coltiviamo i semi contadini” primo anello della catena alimentare” proprio per la tutela dalla biodiversità

LA BIODIVERSITA’

II Consorzio agrituristico mantovano ha iniziato più di 10 anni fa a recuperare e proteggere al biodiversità con il progetto “Contadini custodi” in collaborazione con Provincia di Mantova, Camera di Commercio e Regione Lombardia per recuperare decine di varietà di frutta e ortaggi antichi favorendo la loro reintroduzione nel mercato.

Grazie a questo si sta realizzando un “conservatorio della biodiversità mantovana” ma anche un’opportunità per le aziende agricole che intendono sviluppare iniziative multifunzionali e la vendita dei prodotti di fattoria freschi o trasformati

La biodiversità è anche una risorsa per i consumatori, sempre più attenti alla sicurezza alimentare, alla connessione con il territorio e allo sviluppo sostenibile.

Per questo è importante continuare a segnalare l’esistenza di varietà rare, coltivate nei campi, nell’orto o sui rivali di qualche fosso. Prima che sia troppo tardi.

 

Esempi di biodiversità

Cipolla di Sermide

Melone viadanese

Melone moscatello dei Gonzaga

Peperone bianco mantovano

 

Tra le varietà antiche

Susina regina claudia

Pera mirandolino

Susina Ruth Gerstetter

Mela campanina

Prima mostra biodiversità Consorzio nel 2010 alla fiera millenaria di Gonzaga

Cipolla di Sermide

Mais taiolone della tipologia 8 file

Zucca mantovana

Pera precoce di Moglia (pera s Giovanni – mirandolino)

Melone arancino

Aglio selvatico (bigol)

Melo morellone invernale

Prugna porcellina ovoidale

30 varietà recuperate e reintrodotte nelle produzioni locali

Prodotti dimenticati o sopravvissuti in poche realtà di nicchia, sono pronti a tornare sul mercato:

il melone moscatello, mele di san Giovanni renetta rugginosa, prugna mantovana a cuore, nespolo nostrano, melo morellone invernale, pera precoce di san Giovanni, mela campanina, prugna regina claudia o la sangue di drago, la cipolla di Sermide o l’asparago verde, zucca mantovana e mais quarantino, il radicchio o il finocchio mantovano, il mais otto file e l’aglio selvatico.

 

APPUNTAMENTI IN TUTTA ITALIA PER SCAMBIARSI I SEMI – 14 febbraio 2020

Sono almeno 80 appuntamenti in tutta Italia.

Niente denaro, ma baratto. Si parla ci si conosce, si raccontano storie di varietà antiche.

Sono libere feste del libero scambio di semi autoprodotti con esposizione di frumenti e frutta antica

Chi si scambia semi, non importa se per un orto urbano o sociale, se per un giardino o un grande vaso sul balcone nel cuore della città, l’importante è vedere la pianta che cresce.

Si arriva senza denaro e si va via con le tasche piene di semi, di consigli, di storie.

Varietà regalate in cambio di altre sementi, un pò come le figurine, “ce l’ho, ce l’ho, mi manca”

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