ORDINANZA CORONAVIRUS: LA POSIZIONE DEL CONSORZIO
L’insostituibile funzione dei mercati contadini. Provvedimenti contradditori
L’allerta sanitaria per la diffusione del corona virus sta producendo, come era prevedibile, fondate preoccupazioni e vere e proprie psicosi. Ne sono esempi gli assalti di questi giorni ai supermercati, con assembramenti di centinaia di persone, e la contestuale sospensione delle attività di molti mercati contadini, che si svolgono all’aperto e con concentrazioni minori.
Molti comuni mantovani hanno emesso ordinanze di sospensione, mentre altri non solo ne hanno permesso la continuità, ma addirittura ne hanno ulteriormente promosso l’attività. E’ il caso del Sindaco di Milano che ha invitato i suoi concittadini a non affollare i supermercati ma a rivolgersi a proposte alternative come i mercati contadini. La Regione Emilia Romagna ha permesso lo svolgimento di mercati contadini all’aperto, mentre interpretazioni restrittive di una analoga circolare della Regione Lombardia hanno portato alla sospensione della maggior parte dei mercati contadini del mantovano. I mercati contadini in Veneto sono aperti così pure come i mercati contadini di Desenzano del Garda e di Montichiari. Da un confronto del Sindaco con la Regione Lombardia nella giornata di oggi il Comune di Bergamo ha revocato la sospensione dei mercati contadini in città.
Per ora, quindi saranno aperti i seguenti mercati contadini: Milano, Montichiari, Desenzano del Garda, Casalmaggiore, Bozzolo, Guidizzolo, Nogara, Goito, Legnago, Peschiera del Garda, Padenghe e Guastalla, San Benedetto Po e Castel Goffredo. Rimangono chiusi sino al 1 marzo i mercati contadini di Castiglione delle Stiviere, Suzzara, Poggio Rusco, Viadana, Porto Mantovano, Ostiglia. Per quanto riguarda Mantova sono aperti i mercati contadini del martedì a Borgochiesanuova e di Cittadella il mercoledì, mentre sono sospesi i mercati del sabato a Borgochiesanuova e sul Lungorio.
Il Consorzio, pur comprendendo le preoccupazioni degli amministratori non condivide gli atti di sospensione, perché attività all’aperto e non concentrate, di vendita di prodotti alimentari di immediata necessità, così come previste nell’ordinanza della Regione Lombardia del 23 febbraio 2020 e dai successivi chiarimenti. Perciò, il Consorzio invita gli amministratori locali mantovani a rispettare gli orientamenti della Regione Lombardia.
Per questo il Consorzio proseguirà nell’azione di far capire alle autorità locali l’incongruenza di molti dei provvedimenti assunti ed il ruolo dei mercati contadini nel sistema di approvvigionamento di beni alimentari. Gli assalti di questi giorni, ai supermercati, sono emblematici dello stato di ansia dei cittadini, provocando l’affollamento delle strutture commerciali ed aggravando il pericolo di contagio. Quindi, è necessario attivare delle alternative, come la funzione insostituibile dei mercati contadini. Si tratta di una rete di 150 aziende agricole mantovane che hanno organizzato coltivazioni ed allevamenti per la vendita diretta, ora in notevoli difficoltà.