L'acqua è fondamentale per realizzare il paesaggio agrario dove viviamo.
In questa giornata Anbi ha fatto il punto sulla situazione idrica del paese, indicando che mancano 5 miliardi di metri cubi d'acqua rispetto a quanto previsto 5 anni fa.
“In Italia non dobbiamo compiere il miracolo di trasformare il deserto in una terra florida, bensì dobbiamo utilizzare al meglio i talenti affidatici con un territorio straordinario, che va altresì difeso dalla minaccia dell’aridità”: è in questa, evocativa immagine che Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e della Acque Irrigue (ANBI), indica, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, la strategia idrica, che l’Italia dovrebbe seguire.
Annualmente sull’Italia cadono 1000 millimetri di pioggia (quasi mm. 2.000 in alcune zone del Friuli-Venezia Giulia e della Liguria e solo mm. 300 su aree della Puglia), pari ad un volume complessivo di circa 300 miliardi di metri cubi, oltre la metà dei quali, però, vengono restituiti in atmosfera attraverso l’evapotraspirazione; si calcola, quindi, che il patrimonio idrico potenzialmente a disposizione sia di circa 110 miliardi di metri cubi, di cui solo 53 miliardi realmente utilizzabili.
In pratica di questi riusciamo a trattenere solo l’11%. L'imperativo è quello di aumentare questa percentuale.
Per maggiori informazioni ecco il sito di Anbi
https://www.anbi.it/art/articoli/5522-22-marzo-giornata-mondiale-dell-acqua-br-anbi-fa-il-punto-su