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IL PROFONDO LEGAME TRA I CITTADINI E IL CIBO DEI MERCATI CONTADINI

EMERGENZA COVID 19:Le pesanti conseguenze economiche per le aziende agricole del territorio

14 Marzo 2020

Oggi, sabato 14 marzo 2020, sono stati sospesi i mercati contadini di Milano, di Ostiglia e di Mantova. Per domani è sospeso il mercato contadino di Porto Mantovano. Si chiude, così, una settimana difficile, in cui, ad una emergenza sanitaria sempre più drammatica, è associata una pesante crisi economica. Alcuni Comuni hanno mantenuto aperti i mercati contadini, dando un’ interpretazione letterale ai Dpcm 9 e 11 marzo 2020, che prevedono l’apertura di tutti i punti di vendita di generi alimentari. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, i Sindaci hanno emesso ordinanze di chiusura, appellandosi al fatto che, trattandosi di attività che si svolgono in spazi aperti, non è possibile assicurare il rispetto delle norme attualmente vigenti in materia di contenimento dell’epidemia, a cominciare dalle distanze interpersonali. Non è così, e è stato dimostrato in queste settimane.

Garantire la pluralità delle forme distributive, meglio se all’aperto, evitando concentrazioni in centri commerciali al chiuso, potrebbe, al contrario, contribuire a ridurre la possibilità di ulteriori contagi. Tra l’altro, il cibo contadino, per la sua genuinità rigenerante, contribuisce a rafforzare le difese immunitarie.

Dure e pesanti le conseguenze economiche: le aziende agricole che partecipano ai mercati contadini hanno impostato coltivazioni ed allevamenti per la vendita diretta. Venendo meno questa opportunità, esse si trovano nelle condizioni di non sapere dove collocare il frutto del loro lavoro. Soprattutto, ora che la bella stagione favorisce l’anticipo dei processi di maturazione. La via del conferimento ai mercati generali è quanto mai impervia, perché significa assoggettarsi a contratti capestro. Trattandosi, per lo più, di piccole aziende a conduzione familiare, non potranno sopravvivere a lungo senza liquidità e senza possibilità di attivare ammortizzatori sociali. E’ reale il pericolo che si disperda un patrimonio di professionalità e di cultura gastronomica, essenziale per garantire cibo sano. Il progressivo monopolio della distribuzione commerciale comporta uno squilibrio nei rapporti di forza in ambito agroalimentare, dando luogo, per esempio, al crollo dei ritiri di latte e alla disdetta dei contratti da parte di caseifici che cercano di speculare sul prezzo del latte. Crescono, inoltre, le importazioni di prodotti alimentari dall’estero. Gli acquisti negli spacci aziendali, le consegne a domicilio, pur potenziati, non riescono a sostituire le attività dei mercati contadini.

Comunque, molte persone che il sabato frequentano Borgochiesanuova non si sono arrese, conservando un rapporto consolidato. Difatti, prenotano il ritiro della spesa al Consorzio o attivano il servizio della consegna a domicilio, riconfermando, con ciò, il profondo legame dei cittadini con il mercato contadino. Anche una vera comunità del cibo è di aiuto nella lotta contro l’epidemia.

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